Le informazioni sono tratte dal Cielo del mese di aprile 2020 a cura della UAI.
Attualmente il Sole si trova nella costellazione dei Pesci e il giorno 18 aprile si muoverà nella costellazione dell’Ariete.
Di seguito sono riportati gli orari dell’alba e del tramonto nel corso del mese.
Data | Alba | Tramonto |
1 aprile | 06:54 | 19:38 |
15 aprile | 06:31 | 19:53 |
31 aprile | 06:09 | 20:10 |
Di seguito sono riportate le fasi lunari per il mese di aprile 2020.
Fase | Data | Ora |
Primo quarto | 1 aprile | 12:21 |
Luna piena | 8 aprile | 04:35 |
Ultimo quarto | 15 aprile | 00:56 |
Luna nuova | 23 aprile | 04:25 |
Pian piano le costellazioni invernali lasciano il posto a quelle primaverili e estive. Risplendono ancora per qualche ora le grandi costellazioni invernali: Orione, Toro, Gemelli, Auriga. Sirio, nel Cane Maggiore, sta per cedere lo scettro di regina del cielo a Vega, nella Lira, che inizia a sorgere in queste sere. Nel cielo a sud saranno visibile le costellazioni zodiacali del Cancro, del Leone, con la stella Regolo, e della Vergine, con la stella Spica. In tarda nottata inizieranno a sorgere la Bilancia e lo Scorpione con la stella Antares. Alto nel cielo potrete scorgere Ercole, dalla caratteristica forma a trapezio. Ben visibili come sempre le costellazioni circumpolari, tra le quali ricordiamo l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopea. Inizia a sorgere la costellazione Bootes, con la splendida stella Arturo.
Mese difficile per osservare Mercurio, il pianeta infatti si confonde tra le prime luci dell’alba e la sua distanza dal Sole si accorcia sempre di più.
Venere tramonta quattro ore dopo il Sole ed è il re del cielo serale. Il giorno 2 Venere raggiunge il suo massimo periodo di osservabilità, pari a 4 ore e 7 minuti. Nel corso del mese si muove nella costellazione del Toro e comincia a perdere alcuni minuti di osservabilità.
Marte è l’ultimo dei pianeti a sorgere, dopo Saturno e Giove, alcune ore prima dell’alba. Nel corso del mese il pianeta rosso si muove nella costellazione del Capricorno, arrivando ai confini dell’Acquario.
Giove sorge nella seconda metà della notte e all’alba è alto nel cielo a sud. Esso è il primo pianeta a sorgere, seguito da Saturno e Marte. Giove si trova nella costellazione del Sagittario.
Saturno sorge subito dopo Giove nella seconda metà della notte. Attualmente il pianeta degli anelli si trova nel Capricorno.
Urano è in congiunzione con il Sole il 26 aprile ed è quindi inosservabile. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Nettuno è stato in congiunzione con il Sole lo scorso mese ed è quindi osservabile con molta difficoltà prima dell’alba. Nettuno resterà nella costellazione dell’Acquario fino al 2022. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Plutone è in congiunzione con Giove il 6 aprile e presente quindi condizioni di osservabilità molto simili a quelle del gigante gassoso. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023. Plutone è inosservabile a occhio nudo ma anche con piccoli strumenti, è necessario almeno un telescopio da 200 mm per catturare la sua luce, essendo di magnitudine 14.
La cometa C/2020 A2 Iwamoto è stata scoperta a inizio anno dall’astrofilo giapponese Iwamoto. Si tratta di una cometa di magnitudine +13, che è passata vicino alla Terra il giorno 22 febbraio. Nel corso del mese percorrerà la costellazione dell’Auriga. Essa è circumpolare.
La cometa C/2017 T2 PanSTARRS sarà al perielio il 4 maggio 2020. Essa attualmente ha magnitudine +9,5 e nel corso di mese si muoverà tra le costellazioni Cassiopea e Giraffa.
La cometa C/2019 Y4 ATLAS è stata l’ultima cometa ad essere scoperta nel 2019, ad opera di ATLAS (Asteroid Terrestrial-Impact Alert System). All’inizio sembrava una cometa poco interessante, di magnitudine +19,6, ma dalla curva di luce estrapolata sembrava promettere uno spettacolo visibile anche a occhio nudo. La cometa sarà al perielio il 31 maggio 2020, quando passerà ad appena 39,2 milioni di km dal Sole. Purtroppo però la cometa non manterrà le attese, è stato infatti osservato un brusco calo della luminosità probabilmente dovuto alla frammentazione del nucleo.
Anche aprile è un mese generalmente povero di sciami meteorici degni di nota. Si possono osservare da cieli veramente bui giusto qualche meteora ogni ora.
L’attività più interessante proviene da una zona del cielo compresa tra la Vergine e il Leone. Si tratta comunque di correnti diffuse, caratterizzate da meteore poco brillanti.
Persi i primi dieci giorni a causa del plenilunio, gli unici sciami meteorici degni di nota sono le alfa Virginidi (10 aprile), le gamma Virginidi (13 aprile) e le sigma Virginidi (17 aprile).
Nella seconda metà del mese saranno visibili le Ursidi (18 aprile), le Liridi (21 e 22 aprile) e le alfa Bootidi (26 e 27 aprile). La Luna sarà favorevole e quindi sono sciami meteorici che potrebbero risultare interessanti.
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