Le informazioni sono tratte dal Cielo del mese di gennaio 2021 a cura della UAI.
Attualmente il Sole si trova nella costellazione del Sagittario e il giorno 19 gennaio si muoverà nella costellazione del Capricorno.
Di seguito sono riportati gli orari dell’alba e del tramonto nel corso del mese.
Data | Alba | Tramonto |
1 gennaio | 07:40 | 16:51 |
15 gennaio | 07:37 | 17:05 |
31 gennaio | 07:26 | 17:26 |
Di seguito sono riportate le fasi lunari per il mese di gennaio 2021.
Fase | Data | Ora |
Ultimo quarto | 6 gennaio | 10:37 |
Luna nuova | 13 gennaio | 06:00 |
Primo quarto | 20 gennaio | 22:02 |
Luna piena | 28 gennaio | 20:16 |
Possiamo ammirare le grandi costellazioni invernali: il Toro, i Gemelli, Orione e il Cane Maggiore con la stella Sirio. A nord-est, invece, saranno visibili le costellazioni autunnali di Cefeo, Andromeda, Perseo e Pegaso. A est sorgono invece le costellazioni che ci terranno compagnia in primavera, come il Cancro e il Leone. Ben visibili come sempre le costellazioni circumpolari, tra le quali ricordiamo l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopea e la Giraffa
Mercurio ricomincia a essere visibile alla sera e le sue condizioni di osservabilità miglioreranno rapidamente, al punto che esso raggiungerà la massima elongazione pari a 18° 34′ il 24 gennaio, tramontando un’ora e 34 minuti dopo il Sole.
Venere sta terminando il suo periodo di osservabilità nel cielo del mattino. A inizio mese infatti sorge un’ora e mezza prima del Sole, mentre a fine mese appena mezzora prima. Venere inizia l’anno nella costellazione dell’Ofiuco e il giorno 6 gennaio entrerà nel Sagittario.
Marte culmina a sud già al tramonto del Sole e tramonta nelle ore centrali della notte. Marte inizia il mese nella costellazione dei Pesci e il 5 gennaio entra nell’Ariete.
Giove ormai è quasi inosservabile in quanto sarà in congiunzione con il Sole il 29 gennaio e sarà invisibile per alcune settimane. Giove si trova attualmente nella costellazione del Capricorno.
Proprio come Giove, anche Saturno è ormai prossimo alla congiunzione con il Sole che avverrà il 24 gennaio e pertanto il pianeta rimarrà invisibile per qualche settimana. Saturno si trova attualmente nella costellazione del Capricorno.
Urano è ancora visibile per buona parte della notte. Il giorno 26 gennaio Urano sarà in congiunzione con Mare. Il pianeta si trova attualmente nell’Ariete, dove si sta muovendo di moto retrogrado, e il giorno 14 gennaio il moto tornerà ad essere diretto. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Nettuno, sarà visibile per poche ore dopo il tramonto nel cielo a sud-ovest. Nettuno resterà nella costellazione dell’Acquario fino al 2022. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Plutone sarà in congiunzione con il Sole il 14 gennaio e sarà quindi inosservabile per alcune settimane. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023. Plutone è inosservabile a occhio nudo ma anche con piccoli strumenti, è necessario almeno un telescopio da 200 mm per catturare la sua luce, essendo di magnitudine 14.
La cometa 29/P Schwassmann-Wachmann sarà visibile per tutta la notte nella costellazione dell’Ariete e attualmente possiede una magnitudine pari a +12,8. Si suppone che questa cometa sia un planetoide ghiacciato orbitante tra Giove e Nettuno. Dopo il recente outburst, merita sicuramente uno sguardo.
La cometa 88/P Howell è stata al perielio a settembre ed è ancora alla portata dei telescopi, con una magnitudine pari a +10,8. Essa sarà visibile solo dopo il tramonto, con difficoltà, nella costellazione dell’Acquario.
Il 17 novembre è stata al perielio la cometa 156/P Russell-LINEAR. Nel corso del mese si muoverà nella costellazione del Triangolo, tramontando intorno alle ore 2 del mattino.
La cometa C/2020 M3 ATLAS, scoperta il 27 giugno 2020, sarà visibile nella costellazione dell’Auriga. Attualmente la cometa è di magnitudine +12,5
La cometa 398/P Boattini, scoperta nel 2009 dall’astronomo italiano Andrea Boattini, è attualmente di dodicesima magnitudine e sarà visibile per tutta la notte tra il Toro e Orione.
La cometa C/2017 K2 PANSTARRS è infine una cometa iperbolica e non periodica, scoperta ben cinque anni prima del perielio previsto 19 dicembre 2022. Il Telescopio Spaziale Hubble l’ha studiata di recente evidenziando la presenza di una lunga chioma di 100.000 km intorno al nucleo e ciò la rende la cometa attiva più distante mai osservata, trovandosi ancora oltre l’orbita di Saturno.
Per maggiori informazioni ed effemeridi aggiornate sulle comete, potete visitare il sito http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html e la pagina dell’UAI http://comete.uai.it/.
Gennaio è un mese molto interessante per le meteore in quanto è possibile ammirare lo splendido sciame meteorico delle Quadrantidi, situate nella costellazione di Boote. Si tratta di uno sciame molto particolare in quanto il picco massimo dura appena 6 ore e, tenendo conto della lunghezza dell’anno solare, significa che per osservarlo agevolmente di notte bisogna aspettare quattro anni. Quest’anno il picco massimo cadrà di giorno, quindi dovremmo accontentarci dei periodi di minore attività nelle notti tra il 2 e il 4 gennaio. Inoltre, il radiante a orari comodi è molto basso sull’orizzonte quindi bisogna attendere la seconda metà della notte per tentare la loro osservazione.
Sono inoltre visibili alcune correnti minori, nell’area compresa tra i Gemelli, il Cancro, il Cane Minore e l’Idra, di minore intensità ma aventi i radianti più accessibili: le rho Geminidi (max 7/8 gennaio), le delta Cancridi (max 16/17 gennaio), le alfa Canis Minoris (max 16/17 gennaio) e le alfa Idridi (max 18/19 gennaio).
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