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Le informazioni sono tratte dal Cielo del mese di gennaio 2023 a cura della UAI.
Attualmente il Sole si trova nella costellazione del Sagittario e il giorno 20 gennaio si muoverà nella costellazione del Capricorno.
Di seguito sono riportati gli orari dell’alba e del tramonto nel corso del mese.
Data | Alba | Tramonto |
1 gennaio | 07:40 | 16:51 |
15 gennaio | 07:38 | 17:05 |
31 gennaio | 07:26 | 17:25 |
Di seguito sono riportate le fasi lunari per il mese di gennaio 2023.
Fase | Data | Ora |
Luna piena | 7 gennaio | 00:08 |
Ultimo quarto | 15 gennaio | 03:10 |
Luna nuova | 21 gennaio | 21:53 |
Primo quarto | 28 gennaio | 16:19 |
Possiamo ammirare le grandi costellazioni invernali: il Toro, i Gemelli, Orione e il Cane Maggiore con la stella Sirio. A nord-est, invece, saranno visibili le costellazioni autunnali di Cefeo, Andromeda, Perseo e Pegaso. A est sorgono invece le costellazioni che ci terranno compagnia in primavera, come il Cancro e il Leone. Ben visibili come sempre le costellazioni circumpolari, tra le quali ricordiamo l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopea e la Giraffa
Mercurio il giorno 7 è in congiunzione con il Sole, e quindi è inosservabile per alcuni giorni. Da qui rapidamente migliora le sue condizioni di osservabilità nel cielo del mattino, e il giorno 28 sorge un’ora e 33 minuti prima del Sole.
Venere migliora nel corso del mese le sue condizioni di osservabilità. A inizio mese tramonta un’ora e mezza dopo il Sole, mentre a fine mese il tramonto avviene due ore dopo quello della nostra stella. Venere inizia il mese nella costellazione del Sagittario, il giorno 3 entra nel Capricorno e infine il giorno 25 entra nell’Acquario.
Marte culmina a sud al tramonto del Sole ed è visibile quindi nelle prime ore della sera. Il pianeta rosso a inizio mese si muove di moto retrogrado nella costellazione del Toro, e il giorno 12 inverte il suo moto che ritorna ad essere diretto.
Giove è molto basso sull’orizzonte occidentale e sta perdendo sempre più tempo di osservabilità, dopo essere stato per mesi il grande protagonista del cielo. A fine mese, sarà possibile scorgerlo tra le luci del crepuscolo. Giove si trova attualmente nella costellazione dei Pesci.
Saturno sarà in congiunzione a febbraio e quindi abbiamo le ultimissime possibilità di scorgerlo nelle luci del crepuscolo, molto basso sull’orizzonte. Saturno si trova attualmente nella costellazione del Capricorno.
Urano culmina a sud nelle prime ore della notte e a mezzanotte è già basso verso l’orizzonte occidentale. Il pianeta si trova attualmente nell’Ariete, dove si sta muovendo di moto retrogrado, e il giorno 23 gennaio il moto tornerà ad essere diretto. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Nettuno è visibile per poche ore dopo il tramonto nel cielo a sud-ovest, avendo condizioni di osservabilità simili a quelle di Giove. Nettuno si trova nella costellazione dell’Acquario. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Plutone è in congiunzione con il Sole il 18 gennaio e sarà quindi inosservabile per alcune settimane. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023. Plutone è inosservabile a occhio nudo ma anche con piccoli strumenti, è necessario almeno un telescopio da 200 mm per catturare la sua luce, essendo di magnitudine 14.
La cometa C/2023 E3 ZTF, scoperta il 2 marzo 2022, è una cometa di lungo periodo scoperta dalla survey Zwicky Transient Facility. La cometa era stata all’inizio identificata come un asteroide, ma successive osservazioni hanno rivelato la sua vera natura. La cometa sarà al perielio il 12 gennaio 2023 a una distanza d 1,11 UA e la minima distanza dalla Terra sarà raggiunta il 1 febbraio 2023, quando transiterà a 0,28 UA dalla Terra. Attualmente la cometa si trova nella costellazione della Corona Boreale e sta aumentando notevolmente la sua luminosità con la previsione di arrivare alla sesta magnitudine.
Per maggiori informazioni ed effemeridi aggiornate sulle comete, potete visitare il sito http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html e la pagina dell’UAI http://comete.uai.it/.
Gennaio è un mese molto interessante per le meteore in quanto è possibile ammirare lo splendido sciame meteorico delle Quadrantidi, situate nella costellazione di Boote. Si tratta di uno sciame molto particolare in quanto il picco massimo dura appena 6 ore e, tenendo conto della lunghezza dell’anno solare, significa che per osservarlo agevolmente di notte bisogna aspettare quattro anni. Quest’anno il picco massimo cadrà nella seconda parte della notte del 3/4 gennaio, tuttavia il plenilunio renderà difficoltosa l’osservazione.
Sono inoltre visibili alcune correnti minori, nell’area compresa tra i Gemelli, il Cancro, il Cane Minore e l’Idra, di minore intensità ma aventi i radianti più accessibili: le rho Geminidi (max 7/8 gennaio), le delta Cancridi (max 16/17 gennaio), le alfa Canis Minoris (max 16/17 gennaio) e le alfa Idridi (max 18/19 gennaio).
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