Le informazioni sono tratte dal Cielo del mese di ottobre a cura della UAI.
Attualmente il Sole si trova nella costellazione della Vergine e il giorno 31 ottobre si muoverà nella costellazione della Bilancia.
Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre entrerà in vigore l’ora solare e le lancette dell’orologio dovranno essere spostate indietro di un’ora.
Di seguito sono riportati gli orari dell’alba e del tramonto nel corso del mese.
Data | Alba | Tramonto |
1 ottobre | 07:09 | 18:53 |
15 ottobre | 07:25 | 18:30 |
31 ottobre | 06:44 | 17:07 |
Di seguito sono riportate le fasi lunari per il mese di ottobre 2020.
Fase | Data | Ora |
Luna piena | 2 ottobre | 23:05 |
Ultimo quarto | 10 ottobre | 02:39 |
Luna nuova | 17 ottobre | 21:31 |
Primo quarto | 24 ottobre | 15:23 |
Luna piena | 31 ottobre | 15:49 |
Nel cielo a ovest saranno visibile ancora per un po’ di tempo le grandi costellazioni estive: lo Scorpione con la stella Antares, il Sagittario, l’Ofiuco e la Bilancia. Alto nel cielo potrete scorgere Ercole, dalla caratteristica forma a trapezio. Bootes, con la splendida stella Arturo, si appresta ormai al tramonto, mentre avremo ancora qualche ora per ammirare la Lira con la stella Vega, il Cigno con la stella Deneb e l’Aquila con la stella Altair. A sud saranno visibili le costellazioni del Capricorno, dell’Acquario e dei Pesci, tutte e tre prive di stelle particolarmente brillanti. A est iniziano a sorgere l’Ariete, il Toro e i Gemelli e Orione. A nord-est, invece, saranno visibili Cefeo, Andromeda, Perseo e Pegaso. Ben visibili come sempre le costellazioni circumpolari, tra le quali ricordiamo l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopea.
Mercurio il 1° ottobre si trova alla sua massima elongazione dal Sole dopo il tramonto, pari a 25° 49′. Tuttavia questo periodo di osservabilità si accorcia rapidamente e il 25 ottobre il pianeta è in congiunzione con il Sole e quindi inosservabile.
Venere è il re del cielo del mattino ed è visibile per circa tre ore prima dell’alba. Il giorno 23 ottobre Venere lascia il Leone ed entra nella Vergine.
Marte è in opposizione con il Sole il giorno 13 ottobre e la minima distanza con la Terra, pari a 62 milioni di km, sarà raggiunta il 6 ottobre. Marte in questo periodo è il re del cielo serale e supera in magnitudine persino Giove, a causa della sua vicinanza. Marte si muove di moto retrogrado nella costellazione dei Pesci.
Giove ha ceduto a Marte il titolo di re del cielo serale. Nel corso del mese progressivamente riduce sempre di più il suo periodo di osservabilità e a fine mese tramonta prima di mezzanotte. Per tutto il mese il gigante gassoso si muove nella costellazione del Sagittario. Giove sta inseguendo Saturno e i due giganti gassosi saranno in congiunzione a dicembre.
Saturno sorge subito dopo Giove ed è quindi visibile per poche ore dopo il tramonto, lo potete individuare poco a sinistra di Giove. Saturno si trova nel sagittario e a dicembre sarà raggiunto da Giove, con il quale sarà in congiunzione.
Urano sorge pochi minuti dopo Marte e sarà in opposizione il giorno 31 ottobre, rimanendo quindi visibile per tutta la notte. Urano si trova nella costellazione dell’Ariete. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Nettuno, dopo l’opposizione di settembre, è ancora visibile per la maggior parte della notte. Nettuno resterà nella costellazione dell’Acquario fino al 2022. Per osservare il pianeta è necessario l’uso del telescopio.
Plutone è visibile per quasi tutta la notte tra Giove e Saturno. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023. Plutone è inosservabile a occhio nudo ma anche con piccoli strumenti, è necessario almeno un telescopio da 200 mm per catturare la sua luce, essendo di magnitudine 14.
La cometa C/2020 Q1 Borisov è stata scoperta lo scorso 17 agosto dall’astrofilo ucraino Gennadiy Borisov. Nelle ultime settimane ha mostrato un aumento di luminosità ed è possibile seguirla, con uno strumento di almeno 20 cm, tra le costellazioni di Cefeo, del Cigno e della Volpetta.
La cometa 29/P Schwassmann-Wachmann sarà visibile per tutto il mese nella costellazione dell’Ariete, anche se non sarà molto appariscente.
Sempre nella costellazione dell’Ariete si potrà tentare l’osservazione della cometa 88/P Howell, attualmente di magnitudine +9,2.
Per maggiori informazioni ed effemeridi aggiornate sulle comete, potete visitare il sito http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html e la pagina dell’UAI http://comete.uai.it/.
Pur disponendo di molte ore di buio, questo mese di ottobre sarà avaro di soddisfazioni a causa di ben due pleniluni che ostacoleranno la vista delle meteore a inizio e fine mese.
Le delta Aurigidi (max 3/4 ottobre) saranno pesantemente disturbate dal plenilunio.
Un po’ meglio andrà per le Draconidi (7 e 8 ottobre), almeno nella prima parte della notte, prima che il disturbo della Luna diventi fastidioso. Questo sciame meteorico è originato dalla cometa Giacobini Zinner e raggiungono il loro massimo quando la cometa è al perielio. L’ultimo perielio è avvenuto nel 2018 e il prossimo sarà nel 2025 quindi sono attese giusto qualche decina di meteore all’ora.
Molto più interessanti saranno invece le Orionidi (max 21/22 ottobre), originatesi dai frammenti della cometa di Halley durante uno dei suoi passaggi ravvicinati con il Sole. L’assenza del disturbo lunare favorirà l’osservazione. Il radiante si trova nella costellazione di Orione, a nord di Betelgeuse.
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