Così irregolare, ma così meravigliosa! La Galassia di Barnard, catalogata come NGC 6822, è una splendida galassia irregolare barrata nella costellazione del Sagittario.
Si tratta di una delle galassie che formano il Gruppo Locale, del quale fa parte anche la nostra Via Lattea, e come struttura ricorda molto la Piccola Nube di Magellano. La sua massa è circa pari a un decimo di quella della nostra galassia, e la sua forma irregolare sarebbe stata causata dall’influenza gravitazionale di altre galassie vicine.
Essa fu scoperta nel 1884 dall’astronomo Edward Emerson Barnard ed ebbe un impatto notevole sulla cosmologia moderna.
Negli anni Venti, infatti, la dimensione dell’universo era ancora in discussione. Era in corso un grande dibattito tra gli astronomi Heber Doust Curtis e Harlow Shapley riguardante appunto le dimensioni dell’universo e la natura delle nebulose spiraliformi (le galassie a spirale). Shapley riteneva che le nebulose spiraliformi fossero parte della Via Lattea e che la nostra galassia corrispondesse con l’intero universo, mentre Curtis sosteneva che le nebulose spiraliformi erano entità esterne alla Via Lattea.
Edwin Hubble, osservando la Galassia di Barnard, scoprì 15 stelle variabili Cefeidi, le quali sono caratterizzate da una relazione matematica tra il periodo di pulsazione e la luminosità assoluta, fatto che può essere usato per determinare la distanza usando la relazione delle magnitudini. A seguito delle sue osservazioni, Hubble scoprì che la Galassia di Barnard si trovava a circa 698.000 anni luce di distanza, ben oltre i 300.000 anni luce stimati da Shapley per la dimensione dell’universo (oggi sappiamo che in realtà la galassia è ancora più lontana, circa 1,6 milioni di anni luce). In seguito Hubble avrebbe continuato questo lavoro applicandolo alla Galassia di Andromeda e alla Galassia del Triangolo, arrivando a formulare la sua celebre Legge di Hubble.
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