Bentornati al nostro appuntamento con il catalogo di Messier! Oggi vedremo insieme uno dei gradi classici del cielo stellato, l’ammasso globulare M13, conosciuto ai più come l’ammasso globulare di Ercole. Esso deve la sua fama al fatto che si tratta dell’ammasso globulare più brillante del cielo boreale, visibile anche sotto cieli bui ad occhio nudo.
Come potete vedere dalla mappa, individuare l’ammasso è molto semplice. Esso si trova a circa un terzo del segmento che congiunge le due stelle del trapezio di Ercole rivolte verso alla Corona Boreale. Già al binocolo vi apparirà come una debole macchiolina, mentre con telescopi superiori ai 200 mm lo spettacolo è assicurato. In ogni caso, molti dettagli sono già visibili con un telescopio da 114 mm. Avendo una declinazione pari a 36° nord, l’ammasso è alto nelle notti estive dell’emisfero boreale, mentre rimane abbastanza basso sull’orizzonte nell’emisfero australe.
L’ammasso fu osservato per la prima volta da Edmond Halley nel 1715 e in seguito nel 1764 Charles Messier lo osservò e lo inserì nel suo catalogo, annotando:
Nebulosa senza stelle, scoperta nella cintura di Ercole; è rotonda e brillante, il centro più splendente dei bordi, la si vede con uno strumento da un piede; è vicina a due stelle, entrambe di ottava magnitudine, una sopra e una sotto: la nebulosa è stata determinata in base a e Herculis. M. Messier l’ha riportata sulla Carta della Cometa del 1779…Vista da Halley nel 1714. Rivista il 5 e il 30 gennaio 1781. È riportata sul Celestial Atlas inglese.
Successivamente, come per molti altri ammassi globulari, esso fu risolto completamente dall’infaticabile William Herschel.
L’ammasso di Ercole possiede una magnitudine relativa pari a +5,8 e un diametro di circa 165 anni luce. Secondo le stime più recenti, M13 dovrebbe trovarsi a circa 25.000 anni luce dalla Terra. L’età dell’ammasso sarebbe compresa tra i 12 e i 14 miliardi di anni.
Questo ammasso fu scelto nel 1974 per effettuare un tentativo simbolico di comunicare con civiltà intelligenti extra-terrestri. Fu realizzato un messaggio composto da 1679 cifre binarie, un numero che si può ottenere solo moltiplicando i numeri primi 23 e 73, contenente alcune semplici informazioni sulla nostra civiltà. Esso fu inviato verso l’ammasso globulare di Ercole dal radiotelescopio di Arecibo. Il messaggio fu realizzato da Frank Drake e Carl Sagan.
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