Sistema solare

La NASA prepara una missione verso Europa

Era nell’aria da parecchio tempo, e finalmente il sogno è diventato realtà. La NASA invierà una sonda verso Europa, una delle lune di Giove, con grande gioia da parte degli astrobiologi.

La missione, battezzata Europa Clipper, dovrebbe vedere la luce nel periodo compreso tra il 2023 e il 2025, e sarà formata da un orbiter che compirà veloci orbite nel sistema gioviano, catturando ad ogni passaggio ravvicinato con Europa nuove informazioni. Questo particolare modus operandi è stato adottato per allungare la vita operativa della sonda, in quanto intorno a Giove è presente un intenso campo di radiazioni, e per dare il tempo alla sonda di inviare i dati sulla Terra. Il tutto sarà realizzato dal Jet Propulsion Laboratory, in collaborazione con la John Hopkins University. Il nome della missione deriva dalle navi clipper, navi veloci a tre alberi che solcavano gli oceani alla fine del diciannovesimo secolo.

Mosaico di Europa ottenuto dalle immagini della sonda Galileo.

Perchè tanto interesse per Europa? Esso è uno dei quattro satelliti scoperti da Galileo Galilei (gli altri sono Ganimede, Io, Callisto) e ha una particolarità unica che lo rende molto appetibile per gli astrobiologi: è un mondo formato da una crosta ghiacciata, sotto alla quale però si troverebbe un oceano di acqua liquida, probabilmente salata, profondo circa 100 km. Il fatto è sorprendente, in quanto Giove e le sue lune si trovano oltre la linea del ghiaccio, ovvero la linea di demarcazione nel sistema solare oltre la quale l’acqua può esistere solo allo stato solido. In effetti, le temperature superficiali sono estremamente basse: si passa dai -163 °C dell’equatore ai -223 °C dei poli. L’esistenza di acqua liquida, secondo le teorie più accreditate, sarebbe da ricondurre all’attrazione gravitazionale di Giove. Un effetto secondario della forza di gravità è l’influenza mareale. Europa si muove intorno a Giove lungo un orbita leggermente ellittica, e lungo la sua orbita risente della forza gravitazionale di Giove più o meno intensamente, a seconda che si trovi al periapside o all’apoapside. Questo continuo tira e molla genera una frizione interna, che si traduce in calore. Tale calore, manterrebbe l’acqua allo stato liquido.

Possibili modelli della struttura dell’oceano di Europa.

Le prove a sostegno della presenza di questo oceano sono molte: le spaccature sulla superficie ghiacciata, geyser simili a quelle di Encelado, una delle lune di Saturno, la presenza di uno strato di materiale conduttore, i risultati delle analisi spettroscopiche che suggeriscono la presenza di sali come il solfato di magnesio, che sarebbe la causa del colore scuro delle striature sulla superficie.

Fino a qualche decennio fa, si pensava che la vita richiedesse obbligatoriamente la luce solare per svilupparsi, mentre oggi sappiamo che anche nelle profondità oceaniche, nel buio più totale, la vita riesce a prosperare nelle vicinanze delle sorgenti idrotermali. Dopo questa scoperta, l’orizzonte degli astrobiologi si è subito ampliato, prendendo in considerazione anche mondi apparentemente inospitali, come Europa e Encelado.

Europa era già stato visitato di passaggio dalle sonde Pioneer 10 e 11 nel 1973 e nel 1974, quindi dalle due sonde Voyager 1 e 2 nel 1979, le quali fornirono immagini di risoluzione superiore a quelle delle sonde Pioneer. Successivamente, la sonda Galileo effettuò studi approfonditi sulle lune gioviane dal 1995 al 2003. L’ultima sonda di passaggio è stata New Horizons nel 2007, durante il suo viaggio verso Plutone.

Ecco le parole di Thomas Zurbuchen, parte del Science Mission Directorate della NASA:

Siamo tutti entusiasti della decisione che porta Europa Clipper più vicina a svelare i misteri di questo mondo oceanico. La NASA sta attualmente sviluppando i risultati scientifici ottenuti con Galileo e Cassini e stiamo lavorando per migliorare la comprensione delle origini del cosmo e della vita su altri mondi.

marco

Recent Posts

L’ammasso stellare aperto M36

Bentornati al nostro appuntamento con il Catalogo di Messier. Oggi parleremo di M36, un ammasso…

5 giorni ago

Il cielo di luglio 2023

Il Sole Le informazioni sono tratte dal Cielo del mese di luglio 2023 a cura…

1 settimana ago

Il cielo di marzo 2023

Il Sole Attualmente il Sole si trova nella costellazione dell’Acquario e il giorno 12 marzo…

4 mesi ago

La cometa di Neanderthal

La notte del 1° febbraio la cometa C/2022 E3 (ZTF), conosciuta anche come "cometa di…

6 mesi ago

L’ammasso stellare aperto M35

Dopo una lunga assenza, ritorna il tradizionale appuntamento con gli oggetti del catalogo di Messier.…

6 mesi ago

Il cielo di febbraio 2023

Per chi desiderasse avvicinarsi all'osservazione del cielo stellato a occhio nudo o al telescopio, è…

6 mesi ago