Bentornati al nostro appuntamento con il Catalogo di Messier! Oggi parleremo dell’ammasso globulare M19, catalogato anche come NGC 6273, situato a circa 28.000 anni luce nella costellazione dell’Ofiuco, la tredicesima costellazione zodiacale.
Localizzare l’ammasso è relativamente facile, trovandosi lungo la linea immaginaria che congiunge le stelle Antares dello Scorpione e θ Ophiuchi. Esso appare visibile già con un binocolo e con piccoli telescopi, ma come una debole macchiolina indefinita. Con strumenti di diametro superiore ai 250 mm inizia ad apparire risolto in stelle. Trovandosi nella costellazione dell’Ofiuco, il periodo migliore per osservarlo dall’Italia sono le notti centrali dell’estate, a luglio e agosto.
L’ammasso globulare M19 fu scoperti da Charles Messier nel 1764, il quale lo aggiunge al suo catalogo annotando:
Una nebulosa tra Scorpio ed il piede destro di Ophiucus, sullo stesso parallelo di Antares
In seguito fu anche osservato da William Herschel, il quale riuscì a risolverlo in stelle.
L’ammasso globulare M19 presenta una elevata ellitticità e si trova ad appena 5.200 anni luce dal centro della Via Lattea. Si suppone che questo ammasso possieda una massa complessiva pari a 1,1 milioni di masse solari e che sia anche molto antico, con una età stimata pari a 11,8 miliardi di anni. Il suo diametro è pari a circa 140 anni luce.