Uno delle nebulose più belle del cielo, la Testa di cavallo è da sempre uno dei trofei più ambiti per gli astrofotografi.
Questa nebulosa è estremamente sfuggente ad occhio nudo, e dà filo da torcere anche in fotografia. Essa si trova nelle immediate vicinanze di Alnitak, la stella più a est della cintura di Orione, accompagnata dalla nebulosa Fiamma.
La prima immagine in assoluto di questa splendida nebulosa risale al 1888, scattata all’Harvard College Observatory. Essa venne scoperta da Williamina Fleming, la quale, tra le altre cose, contribuì in modo determinante a formulare il sistema di classificazione delle stelle e scoprì numerose nebulose, novae e stelle variabili. Da allora in molti, me compreso, si sono cimentati nell’impresa di catturare questo fugace oggetto del cielo.
La struttura di questa nebulosa è complessa. La nebulosa vera e propria è B33, una colonna di polvere e gas dalla caratteristica forma di una testa di cavallo, lunga circa 5 anni luce, che si staglia su IC 434, una splendida nebulosa a emissione formata prevalentemente da idrogeno ionizzato dalla vicina sigma Orionis, un sistema formato da ben cinque stelle. La nebulosa possiede una massa pari a 57 masse solari e si trova a circa 1.500 anni luce di distanza. All’interno della nebulosa si stanno formando nuove stelle.
Secondo recenti studi, la nebulosa si sarebbe evoluta in circa 500.000 anni, e andrà incontro probabilmente ad una totale disgregazione nell’arco dei prossimi 5 milioni di anni, spazzata via dalla radiazione emessa dalle stelle vicine.