La Catena di Markarian è una stringa di otto galassie facenti parte dell’ammasso galattico della Vergine. Quest’ultimo è un vasto ammasso di approssimativamente 2000 galassie il cui centro si trova a circa 53 milioni di anni luce nella costellazione della Vergine. Essa deve il suo nome all’astronomo armeno B. E. Markarian, il quale scoprì negli anni Sessanta che si muovono di moto coerente, mente effettuava uno studio sull’eccesso di emissione di radiazione ultravioletta in alcune galassie.
Al telescopio, la Catena di Markarian si presenta come un arco di galassie, al quale fanno parte anche M84 e M86, scoperte da Charles Messier e inserite nel suo celebre catalogo, le quali sono gli oggetti più facili e richiedono comunque un telescopio da almeno 200 mm per essere apprezzate. M84, in particolare, è una galassia attiva e le immagini del Telescopio Spaziale Hubble hanno permesso di scoprire due getti di materia sparati dal suo nucleo, all’interno del quale si trova un buco nero supermassiccio avente una massa pari a circa 1,5 miliardi di masse solari. M86, invece, lungo il suo moto sta disperdendo una scia di materia ed emettendo raggi X.
Le altre galassie sono state scoperte da William Herschel e sono NGC 4477, NGC 4473, NGC 4461, NGC 4458, NGC 4438 e NGC 4435.
Un’altra particolarità, inoltre, è che le due galassie NGC 4435 e NGC 4438 interagiscono tra di loro e nell’insieme formano il cosiddetto Occhio della Vergine.
La Catena di Markarian è un ottimo esempio di come le galassie si dispongano in filamenti, tenuti insieme molto probabilmente dalla materia oscura.