Bentornati al nostro appuntamento mensile con il catalogo di Messier! Oggi vi parlerò dell’ammasso globulare M15, uno dei più densi conosciuti.
L’ammasso globulare M15 si trova nella costellazione di Pegaso a circa 33.600 anni luce di distanza. Esso è molto facile da localizzare, in quanto basta prolungare la linea che congiunge le due stelle Baham e Enif di circa 4° verso nord-est. L’ammasso è già visibile come una piccola macchiolina con un binocolo, mentre telescopi da 200 mm in su permettono di risolvere gradualmente le stelle dalla periferia al nucleo. L’ammasso è visibile da quasi tutti i popoli della Terra e qui in Italia può essere osservato nelle notti estive.
L’ammasso globulare M15 fu scoperto da Giovanni Domenico Maraldi nel 1746 per caso, mentre stava cercando la cometa De Cheseaux. Successivamente fu osservato di nuovo da Charles Messier nel 1760, il quale lo inserì nel suo catalogo. Qualche anno più tardi, nel 1783, esso fu risolto completamente in stelle da William Herschel.
L’ammasso globulare M15 è come già detto molto denso, probabilmente a causa di un collasso innescato da un buco nero, ed è formato d più di 100.000 stelle. Esso contiene 112 stelle variabili confermate, quasi tutte di tipo RR Lyrae, le quali hanno permesso di determinare con grande precisione la distanza dell’ammasso. Inoltre, l’ammasso stellare contiene 8 pulsar confermate. Con una magnitudine assoluta pari a -9,2 esso presenta una luminosità equivalente a circa 360.000 volte la luminosità del Sole.
All’interno di M15 è stata scoperta nel 1928 la prima nebulosa planetaria osservata all’interno di un ammasso globulare, nota come Pease 1. Da allora, solo altre tre nebulose planetarie sono state scoperte all’interno di altri ammassi globulari.