Un’altra pagina di storia dell’esplorazione spaziale è stata scritta: la navicella spaziale Dragon di SpaceX ha attraccato al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale, nell’ambito della missione Crew-1. Dopo la demo di quest’anno, si tratta della prima missione operativa del Commercial Crew Program della NASA, la prima di tante altre che porteranno gli astronauti in orbita a partire dal suolo americano, senza più doversi avvalere delle navicelle russe Soyouz.
La navicella Dragon, per l’occasione ribattezzata “Resilience”, è stata lanciata il 16 novembre 2020 alle 1:27, ora italiana, da Cape Canaveral a bordo di un razzo Falcon 9, il cui primo stadio è atterrato come previsto sulla piattaforma drone oceanica.
I quattro astronauti Michael Hopkins, Victor Glover, Shannon Walker e Soichi Noguchi hanno attraccato con successo al modulo Harmony, lo stesso al quale attraccavano gli Space Shuttle, dopo un viaggio lungo circa 27 ore. La missione sarà la prima di lunga durata per quanto riguarda la navicella Dragon, la quale resterà agganciata alla Stazione Spaziale Internazionale per sei mesi.
Il viaggio è stato tutto sommato tranquillo, a parte un’anomalia al software di bordo che aveva allarmato per qualche momento gli astronauti. In particolare, il computer di bordo aveva rilevato un possibile guasto al sistema di riscaldamento della cabina e perciò aveva disattivato tre dei quattro riscaldatori usati per mantenere il propellente alla giusta temperatura. Alla fine, dopo un’attenta analisi degli ingegneri a terra, si è scoperto che il computer agiva in modo troppo conservativo con parametri troppo restrittivi, e il tutto è stato risolto velocemente.
Tra i vari esperimenti scientifici di cui si occuperanno gli astronauti nel corso dei prossimi sei mesi ce ne saranno alcuni dedicati alla colonizzazione della Luna e di Marte. In particolare, gli astronauti si occuperanno di coltivare dei ravanelli, in modo da studiare la produzione di cibo in ambiente di microgravità, testeranno un nuovo sistema di raffreddamento delle tute spaziali e anche il nuovo bagno di bordo, arrivato a bordo della stazione il 1° ottobre con la navicella cargo Cygnus.
Si tratta di un risultato storico. Mai nessuna compagnia privata aveva portato in orbita degli astronauti, e tantomeno quattro tutti insieme. Space Shuttle a parte, infatti, il massimo numero di persone che le varie navicelle erano in grado di portare era pari a tre. In realtà, i passeggeri erano cinque: c’era anche Baby Yoda, direttamente dalla serie televisiva “The Mandalorian”!