martedì, Luglio 18, 2023
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Osservato un disco circumplanetario intorno ad un esopianeta

La tecnologia ha fatto passi da gigante incredibili e l’astronomia ne ha beneficiato moltissimo. Ormai i nostri telescopi sono così sensibili, e i computer così potenti, da poter localizzare e studiare addirittura dischi di materia intorno a pianeti distanti centinaia di anni luce!

PDS 70 è una piccola stella di tipo T tauri, ovvero stelle giovanissime che devono ancora entrare nella loro sequenza principale, avente una massa di 0.76 masse solari, situata nella costellazione del Centauro a circa 370 anni luce dalla Terra. Nel 2006 era già stata confermata la presenza di un disco planetario avente un raggio pari a 140 UA (per confronto, Plutone dista in media “solo” 40 UA dal Sole) e nel 2018 era stata mostrata la foto di PDS 70b, una delle poche foto dirette di esopianeti in nostro possesso.

Il sistema PDS 70 possiede 3 pianeti confermati, classificati con le lettere a, b e c. In particolare, PDS 70b e PDS 70c sono gli unici due esopianeti simili ai nostri giganti gassosi che sono ancora in formazione. Conosciamo infatti ormai oltre 4000 esopianeti, ma tutti ormai completamente formati.

Intorno al pianeta PDS 70c è stata effettuata una scoperta interessantissima: un disco circumplanetario, avente un diametro pari alla distanza Terra – Sole e con abbastanza materia da produrre tre satelliti grandi come la nostra Luna! Si tratta della prima volta che riusciamo a fare un rilevamento di tale portata, ed è stato reso possibile dal sofisticato Atacama Large Millimetre/submillimeter Array (ALMA), un radiointerferometro di 66 antenne situato a 5000 metri di quota nel deserto di Atacama, in Cile.

Il radiointerferometro ALMA in Cile

Ecco le parole di Jaehan Bae, ricercatore dell’Earth and Planets Laboratory del Carnegie Institution for Science:

Queste nuove osservazioni sono cruciali per dimostrare teorie sulla formazione dei pianeti che non potevano essere testate fino ad ora.

Ed ecco invece le parole di Myriam Benisty, ricercatrice dell’Università di Grenoble, in Francia, e dell’Università del Cile:

Il nostro lavoro mostra una chiara identificazione di un disco in cui potrebbero formarsi dei satelliti. Le nostre osservazioni con Alma sono state ottenute con una risoluzione così fine che abbiamo potuto identificare chiaramente che il disco è associato al pianeta e siamo in grado di definirne, per la prima volta, le dimensioni.

Gli astronomi non hanno invece localizzato alcun disco circumplanetario intorno al pianeta PDS 70b, segno che molto probabilmente esso è già stato privato di tutta la povere e i detriti.

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